Neuralink, arrivano le informazioni che tutti volevano: come sta e cosa riesce a fare l’uomo con il microchip installato | Siamo ben oltre il paranormale

Neuralink, i progressi del progetto – www.newsvideogame.it

Arrivano notizie dal fronte americano: Elon Musk porta avanti il progetto di Neuralink, e l’uomo con il microchip installato nel suo encefalo continua a fare progressi

A inizio anno Elon Musk aveva ricevuto l’ok per avviare una delle più importanti sperimentazioni scientifiche nell’ambito dell’interazione uomo – macchina. Un microchip è stato installato nel cervello di un cittadino americano che ha firmato per sottoporsi all’intervento. L’obiettivo, oltre a puntare tutto sulla possibilità di far evolvere il rapporto dell’utente con i propri dispositivi elettronici, sarà anche necessario nello sviluppo di strumenti in grado di aiutare varie forme di handicap, rendendo la vita più agevole a chi ha menomazioni psico-motorie.

Dopo alcune settimane, è stato proprio Elon Musk ad aggiornarci sui primi progressi del paziente post intervento. Una volta inserito il microchip, ci sono stati alcuni effetti avversi (controllati e già previsti ancor prima di effettuare l’impianto del chip), ma nel frattempo ci sono stati anche tanti altri esiti positivi: il paziente è stato capace di utilizzare il mouse del computer solamente con il pensiero.

Non sono state comunicate alle agenzie stampa immagini o video e tutto ciò ha reso le dichiarazioni anche molto meno credibili. Tutto ciò fino ad arrivare ad oggi, giornata in cui Neuralink ha deciso di mostrare i progressi del suo paziente con una diretta di 9 minuti.

I progressi del paziente di Neuralink: il cervello comanda con il pensiero tutti i dispositivi elettronici

Arbaugh, diventato tetraplegico dopo un incidente durante un tuffo, ha deciso di darsi questa possibilità, accettando di sottoporsi all’esperimento. Ad oggi, dopo meno di 2 mesi dall’intervento, può per l’appunto controllare il mouse con il pensiero, ma non solo. Grazie al dispositivo Neuralink, il chip Telepathy, Arbaugh riesce svolgere varie attività come giocare a scacchi, divertirsi col videogioco strategico Civilization VI e studiare lingue straniere senza bisogno di tastiera o mouse fisici.

Neuralink – il paziente racconta – Youtube @neuralink – www.newsvideogame.it

Questa è solo una piccola parte di tutto quello che più in là sarà possibile fare con il chip, ma è già un enorme traguardo per l’azienda e in generale per la ricerca scientifica. L’impianto è costituito da cinque componenti: una batteria wireless ricaricabile, 64 fili, 1.024 elettrodi collegati al cervello, microchip trasduttori dei segnali cerebrali e una capsula esterna realizzata con materiali biocompatibili.

Durante i nove minuti di diretta, Arbaugh ha dimostrato di essere davvero entusiasta per l’opportunità che gli è stata data, spiegando di essere grato al chip, e a tutta la squadra di ingegneri che lo aiuta nel percorso: per lui già questi primi traguardi sono un’enorme vittoria contro l’ immobilità degli arti. “È un po’ come usare la forza sul cursore – ha spiegato – posso muoverlo quando voglio. Devo solo fissare qualcosa sullo schermo”. Il chip abbia già cambiato la sua vita e auspica che possa cambiare il mondo.

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Claudia Manildo