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Armi laser, il nuovo modo di combattere la guerra | I primi test sulla tecnologia che potrebbe cambiare per sempre la storia dei combattimenti

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La guerra di domani si combatte con le armi laser, la nuova tecnologia è stata testata e potrebbe diventare il nuovo pericolo

La guerra si combatte sempre più da lontano; dimenticati gli archi con le frecce, dimenticate le spade, adesso la storia sembra dire addio anche ai fucili. La guerra di strategia, che si gestisce da remoto sembra essere la realtà del nostro contemporaneo.

Se si pensa che già da prima della guerra fredda si potevano sterminare interi continenti solamente con un click, adesso la bomba atomica sembra non essere il rischio primario: le grandezze mondiali hanno tutte le loro versioni, e si è consapevoli che se partisse un Paese, poi continuerebbero gli altri a catena e il mondo potrebbe finire in 3 semplici click.

Ad oggi non è neanche più necessario lanciare un missile da milioni di dollari per disattivare un drone: basta interferire con i suoi sistemi di controllo e di navigazione. L’America sta lavorando su armi innovative, definite armi laser che sono in grado di interferire con droni, missili e aerei.

Armi laser, sono iniziati i primi test e sembra essere la nuova tecnologia che prenderà piede nelle guerre del futuro

I primi test su questa tipologia di arma è iniziata con la marina americana che ha impiegato queste armi per contrastare gli attacchi dei yemeniti, che a loro volta avevano preparato un attacco con droni iraniani molto economici. Queste armi laser sono state in grado di distruggere oltre 90 velivoli senza pilota e varie tipologie di missili.

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Per l’ottima riuscita della risposta all’attacco, il concetto di armi laser si sta espandendo per sempre più paesi, e potrebbe essere anche una soluzione in termini di sterminio: bloccando i missili la situazione sulle morti è più gestibile e si parla di armi di difesa, non di attacco, considerando che combatte le armi senza pilota. Il problema della guerra di oggi è proprio l’asimmetria dei costi: per abbattere un drone da 100.000 dollari è necessario lanciare un SM-2.

Questo missile costa circa 2,1 milioni di dollari. Per far fronte alla guerra asimmetrica entrano sul campo di battaglia i laser. Questi laser sono fasci di luce direzionali, che se sufficientemente potenti possono interferire con qualsiasi dispositivo elettronico, causando il suo malfunzionamento.

Per questo vengono intesi come arma strategica contro i droni che sono entrati nei campi di battaglia già negli anni 2000 e che continuano a essere protagonisti nella difesa dell’Ucraina, che è stata infatti definita la prima guerra tra droni. I laser sono economici, funzionano con la corrente elettrica e si tratta di raggi che nessun arma al momento può raggiungere per neutralizzarli.