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Erica: recensione del gioco per PS4

Era stato annunciato alla Paris Games Week 2017, adesso Erica è stato riproposto in occasione della Gamescom 2019, perché è pronto ad essere lanciato sul mercato. Proprio in occasione dell’esclusivo evento è stato mostrato anche un trailer, per anticipare quali sono le principali novità rappresentate da questo videogioco. Scopriamone le caratteristiche più interessanti.

Un videogioco a metà tra cinema e videogame

Dopo l’annuncio alla Paris Games Week 2017, Erica sembrava essere sparito dalla circolazione. Infatti nessuno ne aveva parlato più. Da questo punto di vista, nel senso della comunicazione agli utenti, forse la casa di produzione ha peccato un po’.

Il produttore però non ha mai rinunciato a quanto pare a lavorare duramente, per mettere a punto un prodotto che avrebbe brillato per la sua eccellenza. E infatti, come abbiamo avuto occasione di vedere anche dal video di presentazione, il gioco lanciato in esclusiva per PS4 avrebbe delle caratteristiche davvero imperdibili.

Erica si pone a metà strada tra un videogame e un prodotto cinematografico. Vuole proprio rappresentare un punto di incontro tra queste due realtà. Non a caso infatti nel videogioco sono state inserite delle scene girate dal vivo.

Ma qual è la trama essenziale delle vicende che i protagonisti vivranno nell’avventura di gioco? Scopriamone i fatti più da vicino.

La trama di Erica: il mistero di Delphi House

La protagonista del videogioco è Erica Mason, che si ritrova alle prese con episodi di vita piuttosto drammatici fin dall’inizio. Infatti si cimenta ben presto nella sua vita con la perdita della madre. Anche il padre la lascia, perché viene assassinato e la stessa Erica si trova a vedere tutta la scena.

Si tratta di momenti piuttosto dolorosi, che lasciano sicuramente un segno nella mente della giovane. Infatti Erica continua ad essere tormentata da incubi che rievocano questi brutti episodi della sua vita.

La vicenda del gioco inizia proprio nel trovare Erica che si risveglia all’improvviso dopo aver fatto un brutto sogno. La ragazza vive da sola in un appartamento di periferia. È un personaggio chiuso in se stesso. Non ha neppure una vera vita sociale, infatti passa le sue giornate ascoltando la musica e a disegnare.

È come se i suoi disegni avessero la funzione di esorcizzare quei brutti momenti che ha attraversato nella sua vita. Ad un certo punto Erica riceve un pacco che la spinge ad andare a Delphi House, l’istituto che era stato fondato da Peter Mason e da un amico.

Proprio qui conoscerà alcune persone che sono in stretto legame con ciò che le è capitato. Assistiamo quindi ad un susseguirsi di vere e proprie trame psicologiche, all’interno delle quali Erica cerca di ricostruire la sua vita, mettendo in ordine i tasselli che compongono un mosaico variegato.

Lo sviluppo dell’azione di gioco

In realtà è piuttosto complesso definire su quali linee si sviluppa tutta l’azione di gioco, visto che molto dipende dalle decisioni che prendono i giocatori all’interno della trama. Sicuramente ciò che colpisce è questo viaggio di vita dai tratti ampiamenti psicologici che Erica compie.

Contemporaneamente con la possibilità di esplorare tutte le ombre che si gettano su Delphi House, una realtà alquanto misteriosa.

Le caratteristiche tecniche di Erica

L’elemento che più colpisce anche dal punto di vista tecnico è il linguaggio che richiama direttamente quello del cinema. Ci sono inquadrature tipiche da film, mentre altre più particolari vengono sfruttare per rendere ancora più evidente l’interazione con i personaggi e con le scene.

Per esempio soprattutto quando bisogna interagire con gli oggetti viene utilizzato quello che in gergo tecnico viene chiamato campo medio. Quando si tratta di gestire i dialoghi o quando si devono compiere delle scelte vengono utilizzate le inquadrature a mezzo busto e quelle in primo piano.

Sicuramente le scelte fotografiche danno ampio respiro al gioco, distinguendolo in maniera peculiare anche per la scelta dei colori.

La colonna sonora di Erica riesce a coinvolgere l’attenzione del giocatore. Le musiche si dimostrano davvero ben abbinate con le scene che le accompagnano.

Inoltre colpisce anche il fatto che questo videogame è giocabile interamente anche con lo smartphone, per una migliore usabilità e per poter accedere a contenuti di gioco in maniera ancora più pratica.

È stata predisposta anche un’apposita app, per facilitare tutti gli appassionati che non vogliono perdere l’occasione di avere sempre con loro quello che potrebbe definirsi un vero prodotto d’eccezione.

Ci ritroviamo davanti ad un videogioco che ben presto potrebbe diventare al centro delle discussioni. Naturalmente ci saranno anche i detrattori, perché non a tutti può piacere. Però sicuramente Erica è un videogioco da non sottovalutare, perché potrebbe regalare veramente delle sorprese, anche considerando gli ulteriori sviluppi che il prodotto potrebbe avere, anche se da questo punto di vista è difficile prevedere le intenzioni del produttore.

Come succede proprio nel caso del lancio di un film al cinema, staremo proprio a vedere il riscontro che il videogioco otterrà.