Home » “Gli smartphone ci spiano”: adesso c’è la conferma, ascoltano tutto quello che diciamo | Gli utenti lo permettono inconsapevolmente

“Gli smartphone ci spiano”: adesso c’è la conferma, ascoltano tutto quello che diciamo | Gli utenti lo permettono inconsapevolmente

Smartphone ascoltano le conversazioni – www.newsvideogame.it

Si è sempre sospettato, Facebook ha pagato anche molte multe per questo, ma la situazione è sempre la stessa: lo smartphone ci ascolta per profilare la pubblicità. Esiste un modo per limitare il problema a monte 

È il sospetto che tutti abbiamo ormai da tempo: lo smartphone ascolta ciò che diciamo e poi propone gli oggetti nominati nei nostri discorsi sotto forma di annuncio pubblicitario. A volte sembra casualità, altre volte si è pensato fosse un problema legato all’utilizzo di Facebook e in generale delle piattaforme social. Più volte Zuckerberg ha però comunicato di non poter in alcun modo usare i dati delle conversazioni di WhatsApp poiché crittografati.

Negli ultimi mesi invece Meta si è ritrovata a pagare salate multe per aver violato la privacy utilizzando i dati dei suoi utenti per la pubblicità profilata. Come ripicca Zuckerberg ha deciso di rendere Facebook e Instagram a pagamento per tutti coloro che avrebbero voluto tener segreti e non utilizzabili da terze parti i dati lasciati sui social network.

In questa sottile forma di ricatto, i colossi si salvano, ma dall’altra parte l’utente si ritrova a pagare più del dovuto. A parte la questione Meta, per il resto delle app, i vari studi che sono stati condotti negli anni precedenti non sono risultati positivi: nessuna app sembrava potersi rivelare ‘pericolosa’ in questi termini.

Gli smartphone ascoltano eccome ma i colossi non lo ammettono: il sistema di spia per la pubblicità è definito ‘legale’

Adesso, però, la situazione è cambiata: per la prima volta c’è una prova che alcune società di marketing stanno pubblicizzando dei software che hanno proprio la funzione di ascoltare le nostre conversazioni. A rivelarlo è la testata 404 Media, che ha individuato una pagina web (poi cancellata) della società Cox Media Group (CMG). La notizia è stata poi ripresa da La Repubblica, e ha iniziato a fare il giro delle testate nazionali per dare rilievo al tema.

Smartphone che ascoltano le conversazioni – www.newsvideogame.it

Il dipartimento del marketing territoriale di CMG (chiamato Local Solutions) dichiara di poter ascoltare le conversazioni delle persone tramite smartphone, ma anche tramite altri dispositivi, per poi identificare i consumatori perfetti per una determinata azienda solo ascoltando i loro argomenti.

A far cadere nel ‘tranello’ gli utenti, spiega CMS, è il fatto che le persone tendono a dare consenso accettando i termini e le condizioni dei software o delle app che scaricano. In questo modo, il lavoro di ‘ascolto’ dei dati è del tutto legale. Tra le società che CMG elenca tra i suoi partner troviamo Amazon, Microsoft e Google. Tutti i colossi, spiega Repubblica, hanno risposto negativamente, ognuno con le sue ragioni. È tempo di far chiarezza sulla questione.