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Wreckfest: recensione del gioco per PC, PS4 e Xbox One

Wreckfest è un gioco di corse “distruttive” nato dal team finlandese Bugbear Entertainment. Il videogioco ha una storia lunga alle spalle che comincia nel 2012 come progetto sperimentale dal nome Next Car Game. Inizialmente questo progetto non sembrava decollare per via anche dell’assenza di un produttore che ne finanziasse lo sviluppo, tuttavia il team non si è mai perso d’animo. Bugbear ha sempre investito studio e volontà nel progetto, considerando anche che questo tipo di giochi, all’epoca, era abbastanza sconosciuto.  Con il tempo sono giunti anche i primi finanziamenti (grazie anche al pre ordine di quello che già era diventato Wreckfest) e il meritato successo.

Come si articola il gioco e il suo scopo

Wreckfest si articola in cinque campionati ordinati in maniera progressiva con una serie di eventi da giocare, anche in ordine sparso, una volta sbloccati: si tratta della modalità Carriera.

Il giocatore si cimenterà in 22 tracciati con due o più configurazioni ognuno, che si distinguono in “demolition derby” o corse tradizionali.

Per sbloccare i vari livelli, il giocatore deve accumulare punti esperienza e stelle che gli permettono di passare da una categoria ad un’altra.

L’idea alla base del videogioco è quella di un gioco di corse che dia la possibilità al giocatore di distruggere i veicoli e di affrontare gare senza regole (ad esempio nel fango) con lo scopo di distruggere totalmente l’avversario.

L’obiettivo del gioco, infatti, è quello di arrivare primo, distruggendo gli avversari e cercando di “salvare la propria pelle”, arrivando il più integri possibile alla fine della corsa.

Wreckfest, pur ispirandosi a giochi di corse precedenti, ha in sé delle novità: la prima di queste è la possibilità di personalizzare il modello di guida, rendendolo così scalabile in base alle necessità ed esigenze del giocatore.

Aver implementato un metodo di guida personalizzato si traduce in un’esperienza di gioco molto più realistica (e per niente simulata).

Fra l’altro la personalizzazione è data anche dalla possibilità di scegliere fra una vasta gamma di veicoli, divisi per categorie (ci sono auto compatte, microvetture, truck, tosaerba, autobus e così via).

Tutte queste vetture presentano il cambio a quattro rapporti ed è possibile scegliere fra la modalità di guida automatica o manuale.

Con la modalità di guida automatica, l’auto tende a rimanere bassa di giri e quindi ad essere più lenta rispetto a quella degli avversari: un suggerimento è quindi quello di privilegiare la guida manuale e di abituarsi a questa fin da subito.

Un altro consiglio è quello di imparare ad utilizzare maggiormente il freno a mano per tenere la macchina sempre ad una buona velocità, soprattutto quando si esce dalle curve e si entra in tratti rettilinei.

Ad ogni modo, man mano che si sbloccano o acquistano componenti, si potranno potenziare o migliorare gli elementi di questi veicoli in termini di accelerazione, velocità massima, maneggevolezza, resistenza agli impatti o anche solo gli aspetti estetici (ruote, accessori, verniciatura della carrozzeria).

Infine Wreckfest consente due modalità di gioco:

  • single player, cioè la modalità di gioco libera in cui ci si sfida con “l’intelligenza artificiale”;
  • multiplayer, cioè la modalità di gioco più competitiva perché consiste nello sfidare altri giocatori online: fino a 24 utenti possono sfidarsi online all’interno di lobby già esistenti o da creare ex novo.

Giudizio generale del gioco per PC, PS4 e Xbox One

In generale, il gioco presenta un ottimo livello di realismo, grazie alla grafica che rende in maniera molto veritiera i vari oggetti che compaiono sullo sfondo (detriti, rottami di auto e così via) oltre che gli impatti e le deformazioni della carrozzeria.

La buona luminosità aiuta anche in tal senso mentre la fisica dei danni è molto convincente: dopo gli impatti, le vetture perdono letteralmente pezzi e, in alcuni casi, si riducono ad un ammasso di lamiere.

Anche la personalizzazione e il modello di guida scalabile arricchiscono il gioco, rendendolo su misura dei vari giocatori.

Nella modalità di giocomultiplayer, il gioco non presenta rallentamenti e, anzi, si dimostra essere molto più divertente e competitiva della versione single player.

Comunque, nonostante l’enorme sforzo tecnologico e lo studio della fisica, i caricamenti rimangono troppo lunghi.

Un’altra pecca è la mancanza del meteo dinamico e cioè della possibilità di avere condizioni climatiche variabili.

Dal punto di vista dell’audio, invece, ci sono alcuni rombi che non sono molto convincenti e veritieri mentre la colonna sonora rock scelta, a volte, viene coperta dagli effetti sonori (anche se il livello di volume di questi si può regolare).

In definitiva, però, la versione per console mostra delle performance inferiori rispetto a quelle della versione per PC, soprattutto quando si tratta di configurazioni più avanzate.

Il PC, infatti, riesce a supportare meglio il 4K in un frame rate alto (ovviamente questo dipende anche dall’hardware utilizzato).

Nella versione per Xbox One, invece, Wreckfest registra un frame rate stabile che si attesta sui 30 frame al secondo.