PlayStation VR e VR2: si nota davvero la differenza?

Arriva l’uscita di PlayStation VR2 e la domanda è legittima. Proviamo ad esplorare insieme le differenze e similitudini tra i vecchi e i nuovi visori.

I videogiochi, negli ultimi decenni, sono cambiati radicalmente. Innanzitutto è cambiato il tipo di mercato e il suo bacino di utenza. Al giorno d’oggi sono milioni i gamers in giro per il mondo e il settore sposta flussi enormi di denaro, garantendo anche innumerevoli posti di lavoro. D’altra parte sono cambiati gli stessi utenti, sempre più avvezzi al rapporto con le nuove funzionalità messe a disposizione dalle piattaforme disponibili sul mercato.

In ultima istanza sono cambiate anche le tecnologie. All’inizio era difficile comprimere in poco spazio capacità di calcolo esagerate. I supporti e i metodi di riproduzione erano totalmente diversi. Col tempo si è affinata la possibilità sia di ridurre lo spazio sui supporti fino a renderli inutili, sia di fare leva su nuove metodologie di esperienza di gioco. Quella più innovativa, certamente, è quella dei visori. Indossando i nuovi occhiali hi-tech, infatti, ci ritroviamo catapultati in una realtà che fornisce un tipo di esperienza e di rapporto con il videogioco completamente differente dal passato. Chi si sta giocando maggiormente le proprie carte è proprio Sony con la sua celebre console, la PlayStation.

Le differenze tra PlayStation VR e PlayStation VR2

A breve è prevista la diffusione di PlayStation VR2, l’upgrade di PSVR che è uscito nell’ormai lontano 2016. Diventa interessante, a tal proposito, elencare le differenze dell’aggiornamento rispetto al vecchio modello. Partiamo dalla resa grafica che, pur mantenendo lo stesso refresh rate di 90 e 120 Hz, offre una risoluzione incrementata e un campo visivo più largo di dieci gradi. Il casco risulta popolato di un numero maggiore di sensori, affinando l’esperienza dal punto di vista del realismo di gioco.

Anche l’accessibilità migliora, con una rinnovata semplicità d’uso che contempla l’utilizzo di un solo cavo. Il visore verrà anche completato con la vibrazione integrata, così come una personalizzazione della distanza tra le lenti, rendendo più comodo il visore. Sull’onda del comfort va anche la rimozione del modulo Funzione Unità Processore. Per concludere, il tracciamento oculare è reso più preciso grazie alla camera Tracking IR, con un miglioramento generale dell’esperienza di gioco. Insomma, non si è escluso niente nella ricerca di un prodotto che potesse soddisfare gli utenti della nuova generazione di visori PSVR2. Non ci resta che provarli all’uscita.