Scheda video affaticata? Questa AI ne cambia le prestazioni, è la svolta del gaming
Le Intelligenze Artificiali stanno andando incontro ad un netto miglioramento negli anni. ChatGPT è l’ultima frontiera di una lunga lista di AI. L’azienda NVIDIA si affida proprio all’Intelligenza Artificiale che da qualche anno ha già integrato all’interno delle sue GPU.
NVIDIA offre ad esempio la tecnologia DLSS che promette un miglioramento del framerate in-game riducendo al minimo i difetti grafici che sono tipici di altri sistemi di upscaling temporale.
L’azienda NVIDIA ha integrato AI all’interno delle sue GPU sia per quanto riguarda il mercato professionale che quello dei consumer tradizionali.
La società è pronta per utilizzare le Intelligenze Artificiali per ulteriori compiti come ottimizzare gli stessi driver grafici in modo da concentrarsi in particolare su “istruzioni, throughput, sfruttamento dell’hardware, threading e impostazioni”. Le modifiche tramite AI riguarderanno esclusivamente la serie RTX a causa dei loro Tensor Core. Si parla invece di una media del 10% per quanto riguarda i miglioramenti delle prestazioni.
Gli utenti al momento possono usufruire già del database di GeForce Experience che riesce ad avviare molti videogiochi con preset adatti all’hardware. Non sappiamo quindi quando e come avverranno queste ottimizzazioni. Anche AMD, rivale storica di NVIDIA, ha avanzato un grande interesse per questa tecnologia. Da poco AMD ha annunciato HYPR-RX che include anche Radeon Super Resolution.
La nuova Intelligenza Artificiale ChatGPT
ChatGPT è stata presentata a fine novembre 2022 da OpenAI. L’Intelligenza Artificiale può essere testata gratuitamente creando un profilo sul sito di OpenAI. Ma in cosa consiste esattamente ChatGPT e quali sono le sue funzioni? E’ addestrata per riprodurre testi, documenti, canzoni e articoli di giornale, nonché per rispondere a domande e avere delle conversazioni articolate e complesse. Al contrario di altre chatbot, ChatGPT ricorda i messaggi che vengono scambiati con l’utente.
E’ capace di scrivere e correggere anche il codice di programmazione informatica, comporre brani musicali ispirati a Mozart, creare dei videogiochi semplici, fare delle battute divertenti e addirittura può diagnosticare malattie. Le previsioni dicono che potrà soppiantare Google ma ancora ad oggi non è sicuramente un prodotto perfetto, anzi. Infatti non è collegato a Internet e non conosce ciò che è successo dopo il 2021. Per questo motivo spesso le sue risposte possono risultare obsolete e non pertinenti a quello che viene richiesto dall’utenza.
Le aziende (e non solo loro) che si affidano alle intelligenze artificiali sono ormai sempre di più.