Home » Incredibile ma vero: un albero nasce da un seme di 2mila anni fa, si tratta di una varietà estinta | Adesso l’albero vive e cresce indisturbato

Incredibile ma vero: un albero nasce da un seme di 2mila anni fa, si tratta di una varietà estinta | Adesso l’albero vive e cresce indisturbato

Semi di 200 anni fa – fonte_ Science, Guy Eisner – www.newsvideogame.it

Un albero è riuscito a nascere da un seme di 2000 anni fa, la forza della natura va oltre le regole della scienza: adesso l’albero è vivo e vegeto

Nessuno avrebbe mai immaginato che da un seme di 2000 anni fa potesse nascere ancora una volta un albero, e vivere nella nostra epoca, con il nostro clima e tutte le caratteristiche dell’ambiente assai differente rispetto a quello di così tanti anni addietro. Si aggiunga anche il fatto che la pianta era ormai estinta da centinaia di anni, eppure, una volta piantato il seme nel terreno, quest’ultimo è riuscito a germogliare, e non solo: adesso è diventata una pianta grande, viva e vegeta.

Matusalemme. Questo il nome dato a uno degli alberi più antichi mai germinati: il nome infatti deriva dalla vecchiaia del suo seme. Matusalemme è germogliato nel 2005, quando l’esperta di agricoltura Elaine Solowey ha deciso di utilizzare tutte le sue conoscenze per dare la vita a un seme estratto da i resti di Masada: un’antica fortificazione arroccata su un altopiano roccioso del sud di Israele.

L’albero nato da semi di 2000 anni fa adesso vive ed è un’enorme attrazione turistica

I test hanno poi indicato che Matusalemme fosse realmente imparentato con questa antica varietà di palma da datteri egiziana, nota agli esperti come Hayany.  Adesso si trova nel Kibbutz di Ketura, in Israele, e chi passa di lì può anche sedersi al cospetto della palma da datteri più antica al mondo: ormai è l’unico esemplare della sua specie.

Matusalemme, la pianta nata da un dattero di 2000 anni fa – www.newsvideogame.it

Nell’antichità i datteri della Giudea erano considerati un simbolo della Regione ma anche della sua fertilità. A causa delle lunghe carestie dovute agli sconvolgimenti climatici, questi alberi avevano iniziato a diventare improduttivi, portando così la fine della loro coltivazione.

Gli archeologi però sono stati capaci di ritrovare dei semi negli scavi archeologici della fortezza di Erode il Grande, sulla scogliera di Masada, e in altri magazzini attorno al Mar Morto. Immaginate l’entusiasmo di vedere già solamente il primo germoglio una volta piantato il seme. Purtroppo, però, inizialmente si scoprì che l’albero fosse un maschio, ciò significava che non avrebbe mai potuto fiorire né fare frutti.

Non soddisfatti, gli studiosi, in particolare proprio la dottoressa Sallon con l’aiuto di Soloway che ha fatto crescere il primo albero, hanno deciso di andare all’esplorazione alla ricerca di qualche altro seme antico. La spedizione ha portato i suoi frutti perché si è riusciti a far germogliare altre sei palme da dattero, i cui fiori sono stati impollinati con il polline di Matusalemme: ad oggi abbiamo quindi i primi datteri ‘millenari’.